Tomás Luis de Victoria (1548-1611)
La policoralità nella scuola Romana Rinascimentale
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Toccata VII
(da Il Secondo Libro di Toccate, 1627-1637)
Deus in adiutorium meum
(T.L. de Victoria, Falsobordone Primi Toni)
Antiphona I: Tota pulchra
Tomás Luis de Victoria
Dixit Dominus
Salmo 109 a doppio coro
Antiphona II: Vestimentum tuum
T.L. de Victoria
Laudate pueri
Salmo 112 a quattro voci
Antiphona III: Tu gloria Ierusalem
T.L. de Victoria
Lætatus sum
Salmo 121 a triplo coro
Antiphona IV: Benedicta es tu
T.L. de Victoria
Nisi Dominus
Salmo 126 a doppio coro
Antiphona V: Trahe nos Virgo
T.L. de Victoria
Lauda Ierusalem
Salmo 147 a quattro voci
Hymnus: Ave Maris Stella
G. Frescobaldi
Partite sopra la Monica
(11 parti)
Antiphona ad Magnificat: Hodie egressa est
T.L. de Victoria
Magnificat primi toni
a doppio coro
❊
La composizione a doppio e triplo coro è una delle massime espressioni musicali del Rinascimento italiano; la rivisitazione in polifonia dell’antico stile antifonale diventa l’occasione per i più complessi e colorati esercizi di contrappunto. Lo stile policorale è solitamente associato alla Scuola Musicale Veneziana, dimenticando che ebbe eccellenti espressioni nella Scuola Romana, vera officina di talenti. Tra questi spicca il grande spagnolo Tomás Luis de Victoria, che da ragazzo aveva cantato nella Cattedrale di Avila e, dopo la muta della voce, fu mandato a proseguire gli studi nel Collegio Germanico di Roma. De Victoria fu anche attivo come organista, maestro di cappella e insegnante in alcune chiese romane, prima di rientrare in patria come cappellano dell’imperatrice Maria d’Asburgo, ritiratasi nel Monastero de Las Descalzas Reales di Madrid. I salmi e i cantici messi in musica dall’abulense (a 4 voci, doppio e triplo coro) ed eseguiti in questa occasione in forma di Vespro, in realtà, nel catalogo delle sue opere, si presentano come composizioni singole. Non è dato sapere per quale occasione de Victoria li avesse composti; comunque riconducibili all’utilizzo per un’officiatura, essi manifestano in modo magnificente la capacità di de Victoria di elaborare il materiale tematico e manipolare le tecniche contrappuntistiche con lo scopo di creare “affreschi” musicali unici nel loro genere.